collegiale_neigeNell’undicesimo secolo, la fama della santità di san Leonardo beneficia del solido sostegno di Giordano de Laron, prevosto laico della comunità dei chierici presenti presso al tomba di san Leonardo e poi vescovo di Limoges. Ne diffonde il culto grazie alla “Vita” ed il pellegrinaggio aumenta considerevolmente.
La costruzione della Collegiale divenne perciò necessaria per ospitare le reliquie di san Leonardo in un luogo degno della sua fama e sufficientemente grande ad accoglierne i pellegrini.
La navata ha conservato i suoi spessi muri con i massicci contrafforti. Le aperture a tutto sesto risalgono all’XI secolo.Il transetto a crociera, sormontato da una torre ottogonale su una cupola che illumina l’interno della chiesa attraverso le otto finestre, è della stessa epoca. Alla fine dell’XI sec., inizio del XII, al tempo della prima crociata, la chiesa è coperta con una volte a botte o con delle cupole.
Vi si affianca un edificio circolare chiamato oggi battistero, da quando nel XIX secolo, durante il suo restauro, vi fu collocato il fonte battesimale.
E’ all’inizio del XII sec. che la comunità di canonici che gestisce la chiesa ed i pellegrinaggi fa edificare l’imponente campanile a sette piani con una guglia che sfiora i 52 m: 3 piani sono a pianta quadrata con un nartece aperto da grandi arcate separata in quattro campate di volte a crociera da un pilastro centrale. Al quarto piano le gable permettono di passare dal piano quadrato al piano ottagonale e lo sguardo sale sensibilmente verso la vetta seguendo le linee eleganti della guglia di pietra.
Il pellegrinaggio verso Compostela è uno dei più importanti. La chiesa deve divenire un vero centro d’accoglienza per i pellegrini che giungono a rendere visita alle spoglie del beato Leonardo confessore…la cui potente intercessione ha liberato dalla prigionia migliaia di prigionieri. Le loro catene, più barbariche di quanto s’immagini, sono appese intorno alla basilica, a destra, a sinistra, all’interno come all’esterno, a testimoniare tali portentosi miracoli.

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Questa descrizione pubblicata nella “Guida del pellegrino”, scritta intorno al 1140, comporta la ricostruzione del coro.

Sostituisce, verso il 1150, un primo coro a noi sconosciuto.
Da ammirare la maestosità della copertura sovrapposta lasciandosi avvolgere dalla luce riflessa dalle diverse vetrate delle cappelle in cui s’esprime appieno lo stile limosino con colonnine, tori di pietra e capitelli finemente scolpiti.
Solo la grande porta gotica, ad ovest, è aggiunta nel XIII sec. e conclude l’insieme. Catene, ceppi, ex voto d’ogni tipo, sono appesi all’interno ed intorno al portale centrale. Si possono notare ancora i chiodi che li sorreggevano.
Infine, intorno al 1880, importanti lavori di restauro ridonano al campanile la maestosità delle aperture precedentemente murate e riportano la cappella del Sepolcro alla sua forma rotonda, sopprimendo il piccolo campanile del tiburio. Si possono ancora venerare le reliquie di san Leonardo poste, a partire dal XV sec, in una gabbia di ferro al di sotto dell’altare maggiore o presso la tomba situata nel transetto sud e sormontata da una pesante catena.

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Testo tratto da: San Leonardo del Limosino, Confrerie de saint Léonard e Connaissance et Sauvegarde de Saint Léonard, 2005


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